Dal Gruppo Sappi un articolo interessante che può aiutarci a capire meglio.
Il segnale positivo è marcato. Le principali cartiere europee registrano un dato inaspettato quanto esplosivo sulla domanda di carte grafiche: dalla 23ma settimana l’entrata ordini è costantemente al di sopra sia della capacità produttiva installata che del livello 2019, l’anno pre-Covid. In alcune settimane, questo surplus di domanda è arrivato anche a +30-40% verso il periodo pre-Pandemia. Se le evidenze dei dati sono inequivocabili, le ragioni sono concomitanti e più difficili da individuare singolarmente. Sul buon andamento influisce senz’altro la campagna vaccinale e la conseguente fiducia dei mercati, con una buona ripartenza dell’economia (l’ultima stima del PIL in Italia per il 2021 è del +5,9%, ndr). A generare l’effetto traino contribuisce anche il ripristino delle scorte a magazzino, frenate dalle chiusure internazionali durante Pandemia. Da non sottovalutare infine la politica di accaparramento conseguenza dei sensibili aumenti dei prezzi.
WFC – Carte patinate senza legno Il carattere eccezionale della domanda di carte grafiche si confronta con una riduzione sensibile dell’offerta. Negli ultimi tre anni la capacità produttiva installata è stata ridimensionata notevolmente, con una riduzione totale di 1.885.000 tonnellate di WFC prodotta.
Company | Mill | Capacity decrease | Timing |
---|---|---|---|
Scheufelen | Lenningen, Germany | 70,000 | Q2/2018 |
Arjowiggins | Bessé-sur-Braye / Le Bourray, France | 260,000 | Q1/2019 |
Arctic Paper | Grycksbo, Sweden | 45,000 | Q1/2019 |
Feldmuehle | Uetersen, Germany | 75,000 | Q1/2019 |
Lecta | Condat, France | 230,000 | Q2/2019 |
Stora Enso | Oulu, Finland | 1,000,000 | Q3/2020 |
Sappi | Stockstadt, Germany | 205,000 | Q3/2020 |
MC – Carte patinate con legno Lo stesso dato si osserva per le quantità di carta patinata con legno. Negli ultimi tre anni di produzione, il raffronto tra chiusure e conversioni mostra un ridimensionamento equivalente a quello della WFC, con una riduzione totale di 1.890.000 tonnellate prodotte.
Company | Mill | Capacity decrease | Timing |
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Burgo | Verzuolo, Italy | 150,000 | Q1/2018 |
Sappi | Lanaken, Belgium | 165,000 | 2019/2020 |
UPM | Plattling, Germany | 155,000 | Q3/2019 |
Burgo | Verzuolo, Italy | 390,000 | Q4/2019 |
UPM | Kaipola, Finland | 270,000 | Q4/2020 |
SCA | Ortviken, Sweden | 500,000 | Q1/2021 |
Stora Enso | Veitsiluoto, Finland | 260,000 | Q3/2021 |
Scatto deciso di ordini anche in Sappi Abbiamo visto quanto l’ottimismo generato dalla ripresa dell’economia e il ripristino scorte a magazzino siano stati, con probabilità, determinanti nella spinta agli ordini. Anche Sappi riconferma il trend e questo grafico ben lo racconta. La situazione fotografata tra il 2020 e 2021 è facilmente raffrontabile con quella del medesimo lasso di tempo del 2019: la variazione percentuale della domanda in Sappi è evidente e rispecchia più o meno il trend generale del mercato.
Boom di volumi, margini a rischio: il punto con Assocarta L’entusiasmo della domanda si trova a fare i conti con la realtà degli aumenti dei costi. Tra materie prime, energie, trasporti e Co2, le industrie del settore fronteggiano in questi mesi il contraccolpo dei rincari e auspicano nuove soluzioni condivise per renderli più contenuti.